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Un intero giorno totalmente dedicato a Pompei. Città che un tempo si sviluppava su quasi 64 ettari e la sua popolazione era di circa 20.000 persone. La fortuna della città fu, sin dall'inizio, legata alla sua posizione sul mare, il cui porto era in concorrenza con le città greche della costa. Al mattino, visita guidata degli scavi di Pompei, una delle tre città sepolte dall’eruzione del Vulcano Vesuvio nell’anno 79 d.C.. Coperta da lapilli e cenere, ha ben conservato, nel tempo, resti dell’ antica civiltà romana. Dopo il pranzo facoltativo, proseguimento in pullman verso il Santuario della Madonna del Rosario, uno dei maggiori centri di devozione mariana d'Italia. Iniziato l'8 Maggio 1876 su disegno di Antonio Cua e compiuto nel 1891, fu poi ampliato nel 1933-39.Il Santuario ha titolo di Basilica Pontificia . L'interno, ricco di marmi, affreschi e mosaici, e' a croce latina a tre navate con grandiosa cupola (57 m.) su 4 pilastri, transetto a 3 navate e deambulatorio attorno al presbiterio. Entrando in Basilica dalla porta centrale, si passa sotto la monumentale e ricchisssima cantoria opera dell'arch. Giovanni Rispoli, con bellissimi intagli, sede di uno dei migliori organi, costruito dalla ditta del Cav. Pacifico Inzoli di Crema ed inaugurato l'8 maggio 1890. È stato successivamente ingrandito. Sull'Altare maggiore e' la veneratissima Madonna di Pompei, tela seicentesca, della scuola di Luca Giordano, restaurata nel 1965, adorna di gemme e racchiusa entro una ricca cornice di bronzo; attorniata dai Misteri del Rosario, dipinti su rame da Vincenzo Paliotti. Le cappellette laterali del tempio.All’epoca, l'aspetto malconcio della tela non prometteva miracoli, conservata in cantina per un lungo periodo, fu trasportata successivamente da Napoli a Pompei su un carro di letame protetta solo da un lenzuolo. Giunse a destinazione, senza subire ulteriori danni , il 13 novembre 1875.
Un anno dopo, si viene a sapere della prima guarigione, quella di una dodicenne sofferente di epilessia.
Limmagine miracolosa, che attraversa il caseggiato della località Santa Croce.
Siamo a Tramonti in frazione Pucara, dopo le ultime case si continua per 300 metri e al primo bivio si devia a destra, seguendo la strada asfaltata in salita fino al Regio Conservatorio dei SS. Giuseppe e Teresa.
Edificato nel 1662 come educandato per ragazze nobili, secondo la tradizione in questi luoghi di preghiera e contemplazione venne inventato il cuncierto, l’esclusivo liquore tramontino a base erbe. Lasciato l’edificio sulla destra, si segue la via sulla sinistra in discesa, per poi voltare subito a destra. Si giunge così alla Chiesa di Sant’figura la Vergine in trono con San Domenico e Santa Caterina, era un regalo di suor Maria Concetta De Litala, di Napoli,a un laico,Bartolo Longo.Considerato un eroe , poi beatificato, dalla Chiesa.Costruì asili,orfanotrofi, ospizi e scuole all’ombra della Vergine del Rosario.
Oggi il Santuario è visitato da quattro milioni di pellegrini l’anno.
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Per accedere alle basiliche e ai santuari è d’obbligo avere spalle coperte e pantaloni lunghi
Attenzione: i costi di ogni singola escursione e dei relativi ingressi, potrebbero subire lievi aumenti per l’anno 2008
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